Tacchi: Postura & Comportamento

Le scarpe con il tacco sono da sempre elemento di grande seduzione ed oggetto di svariate fantasie sia maschili che femminili. Quale è il legame tra l’utilizzo dei tacchi alti e la postura? Quali sono i risvolti comportamentali di tale legame?
Da un punto di vista biomeccanico il baricentro è spostato anteriormente e per tanto tutto il sistema corpo si adatta a questo bisogno di equilibrio1. Sarebbe logico dedurre che da questo cambio di carico corrisponda anche tutta una serie di precise conseguenze sulla locomozione. Invece non è così. O meglio, esse avvengono ma non in maniera definibile ed univoca. Una recente review2 (selezione di più articoli sullo stesso argomento) afferma che è impossibile definire le conseguenze dell’uso di tacchi alti all’interno di una popolazioni di giovane donne, rimandando ad altri studi ulteriori approfondimenti. Anche la scienza si piega alla difficoltà di comprensione delle donne.
Addirittura un altro articolo3 smentisce parte dei risultanti precedenti (il che in medicina è una pratica sovente che non genera scompiglio) sostenendo che i cambiamenti posturali sono attribuibili ad altri fattori e non alla Competenza nell’utilizzo delle scarpe con tacco. Che qualcuno impedisca che queste notizie arrivino a Sarah Jessica Parker (alias Carrie Bradshaw in Sex and the City) la quale sosteneva che “non c’è niente di sexy a non sapere camminare sui tacchi”.
La logica deduzione è che avvengono dei cambiamenti posturali utilizzando scarpe con i tacchi alti anche se le dinamiche non sono del tutto chiare. Il buon senso raccomanderebbe che nei casi di dubbia efficacia l’uso dell’oggetto in questione sia limitato.

Da un punto di vista comportamentale cosa si deduce dall’utilizzo delle scarpe con il tacco?
Il prof. Morris ha condotto uno studio durante il quale gli osservatori (uomini), non distinguendo chiaramente la figura di alcune persone camminare (senza essere a conoscenza se fossero donne o uomini), dovevano preferire, a proprio gusto, una deambulazione rispetto ad un’altra. Sono state preferite le persone che camminavano sui tacchi (nonostante questo particolare non fosse deducibile dal video). L’autore ha dedotto quindi che camminare sui tacchi elevava il tasso di femminilità e quindi di riproduttività anche se lo studio seguente riporta il desiderio a tematiche più pragmatiche.
Il prof. Daniel Fessler un antropologo della UCLA6 sostiene che il buon senso erotico dovrebbe orientarsi verso quelle donne con i piedi più grandi rispetto a quelle con i piedi più piccoli. Le prime infatti sono quelle che nel momento della gravidanza hanno una stabilità maggiore delle altre e quindi riescono a garantire una maggior sopravvivenza della specie. L’attrazione per i piedi piccoli potrebbe indicare una sorta di feticismo verso l’adolescenza o verso le donne che non hanno avuto figli.
E’ proprio vero che non si finisce mai d’imparare.

Dott. Michele Castellano Vitaterna

Al link seguente si può leggere un’altra versione della stessa tematica trattata dallo stesso autore:
http://www.prideonline.it/2017/06/10/tacchi-postura-seduzione/

BIBLIOGRAFIA:

(1): https://www.ncbi.nlm.nih.gov/m/pubmed/23828066/?i=7&from=high%20heels%20shoes&filters=Review

(2): https://www.ncbi.nlm.nih.gov/m/pubmed/24508305/?i=6&from=high%20heels%20shoes&filters=Review

(3): https://www.ncbi.nlm.nih.gov/m/pubmed/28407504/?i=1&from=High-heeled%20walking%20decreases%20lumbar%20lordosis

(4): http://www.dailymail.co.uk/femail/article-2556840/Sex-City-heels-come-life-Sarah-Jessica-Parker-models-355-Carrie-style-debut-shoe-collection.html

(5): http://www.ehbonline.org/article/S1090-5138(12)00122-5/fulltext

(6): https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15788354

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