Cinture, ginocchiere, fasce da polsi e bendaggi: scopri se sono utili ad una pratica sana di pesistica.
Il mercato mondiale è pieno di case produttrici che vendono il cosiddetto “abbigliamento tecnico” e che in alcuni casi promettono dei benefici che non sono sempre realistici.
Lo stesso Torokhtiy nel suo blog[3] riporta come l’utilizzo di questi accessori come compenso ad una tecnica non appropriata, lui stesso è stato vittima di questa illusione sia inefficace e talvolta rischiosoa. Sicuramente non è uno scienziato, ma essere stato un campione olimpico gli assicura una voce autorevole al tavolo della conoscenza.
In questo articolo tratterò delle fasce per polsi, nel precedente delle ginocchiere e ho già ampiamente scritto circa l’utilizzo della cintura.
Ciascun addetto hai lavori ha probabilmente avuto modo di definire la reale efficacia di questi strumenti . Aldilà delle proprie esperienze personali, purtroppo in questo caso non esiste alcuna evidenza scientifica di riferimento. Farò per tanto entrare valere la mia esperienza sul campo, vissuta al fianco di atleti professionisti e non.
Continua a valere la regola già esposta:
Signori questa è conoscenza scientifica e non solo scienza.
Tipi di fasce per polsi
Iniziamo con il dire che esistono diverse tipologie di polsiere, disegnate in base allo scopo: polsiere (wrist wraps) e cinturini (writ straps)
Polsiere (wrist wraps)
In letteratura di specifico c’è poco. Uno studio indipendente del 2007[1] ne sostiene l’utilizzo per la prevenzione degli infortuni e il miglioramento della performance. Il presupposto è nella storia stessa delle polsiere, create per i lavoratori e traslate agli atleti moderni. Vi è stato un vero e proprio crescendo mediatico dopo il 1965, allorquando il famoso pesista americano Tommy Kono, ne propose i benefici.
Il mio punto di vista è che come tutti gli ortesi, la polsiera può “sostenere” l’articolazione e questo sicuramente può essere vantaggio per un volume ed un’intensità d’allenamento impegnativa. Ciononostante il suo uso deve essere limitato e ben periodizzato per non indurre un vizio nel controllo neuromotorio dei muscoli del polso.
In ultima analisi riporto come tanti atleti si sentano meglio indossandoli e per tanto questo oltre ad avere risvolti placebo ha un’altra componente che è quella del BFR (Blood Flow Restriction) indotta dalla compressione.
Cinturini (wrist straps)
Purtroppo non mi risultano esserci degli studi in merito e per tanto contribuirò con la mia esperienza. Come detto prima, ed approfondito nel box, ogni accessorio apporta e toglie qualcosa. In questo caso il reclutamento attivo muscolare è probabilmente maggiore rispetto alle polsiere. Tuttavia rimane inesplorato le conseguenze sulle forze di decompressione che questi cinturini inducono.
Riassumendo:
Le fasce per polsi sono un valido alleato in una programmazione con alte intensità, carichi e volumi. Il loro utilizzo è da gestire con tali presupposti in un’ottica di gestione delle variabili prima dette. In tutti gli altri casi è un accessorio da usare il meno possibile.
Bibliografia:
- The Wrist wrap as a protective and performance enhancing device in powerlifting.
Marilia Coutinho, Ph.D.* September 2007 - Approfondimento aggiunto da Domenico Solari (fonti principali:
Ropper AH, Samuels MA, Klein J: “Adam’s & Victor Principles of Neurology”, McGraw-Hill
Kandel ER, Schwartz JH, Jessell TM, Siegelbaum SA, Hudspeth AJ: “Principles of Neural Science”, McGraw-Hill - https://torokhtiy.com/