Il movimento è vita. Questo vale sia a livello microscopico, cellulare, che a livello macroscopico, articolare. Non esiste struttura vivente che ne faccia eccezione. L’unica forma di immobilità è la morte, la fine del movimento. L’atomo stesso è un movimento continuo di particelle e nonostante i modelli atomici vennero negli anni rivisitati, è curioso notare come in ogni modello le particelle avessero un potere più o meno mobile, in ogni modo tale. Anche nella terapia manuale si applica lo stesso ragionamento. Il micro movimento delle articolazioni vertebrali è da liberare così come il macro movimento dello schema del passo. Per questo motivo in osteopatia differenziamo l’IPER mobilità, la causa del dolore, dall’IPO mobilità, la causa del problema. Ogni terapia concerne una pratica dedicata al movimento passivo, che sono le tecniche manuali, e una parte di movimento attivo durante il quale il paziente svolge gli esercizi accompagnato dal fisioterapista. Il movimento esiste nel pensiero e nel corpo, lo stato di salute è tale quando entrambi le componenti si muovono all’unisono.
Dott. Michele Castellano Vitaterna